Valutazione progetti

La valutazione dei progetti Erasmus+ KA1 Scuola. Tutto quello che devi sapere

Sapevi che quando si parla di progetti Erasmus+ anche la scuola riceve la sua pagella?

Ebbene sì: ogni anno le scuole presentano il proprio formulario di candidatura ed espongono la loro proposta progettuale. Poi una commissione di valutazione, composta da esperti selezionati da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa), dà i voti alle proposte ricevute per il settore scuola, università ed educazione degli adulti.

Ma andiamo per ordine. Le azioni KA1 Scuola sono un’occasione unica per formarsi viaggiando: la scuola può scegliere se inviare in un altro paese europeo il proprio personale docente e/o non docente per fare un’esperienza di formazione e lavoro all’estero e per sviluppare nuove competenze.

In che modo?

  • Attraverso corsi strutturati o altri eventi formativi (cd. Structured Courses for Teacher and Staff) organizzati nel paese ospitante;
  • Con attività di job shadowing o di insegnamento presso una scuola partner in Europa;

 

Queste iniziative possono essere finanziate grazie al Programma Erasmus+, ma è necessario che la scuola scriva il progetto e lo invii all’Agenzia Nazionale competente.

Chi è che valuta il tuo progetto?

L’Agenzia Nazionale competente per la valutazione dei progetti Erasmus+ Scuola è l’INDIRE (Istituto nazionale documentazione ricerca ed innovazione educativa), che è un ente pubblico che dipende dal MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca), mentre l’INAPP (già ISFOL) si occupa delle valutazioni delle azioni in ambito Erasmus+ KA1 Vet e l’ANG, l’Agenzia Nazionale Giovani, valuta esclusivamente le candidature ricevute in ambito Erasmus+ KA1 Youth e KA3, azioni chiave dedicate rispettivamente ai giovani e alle riforme delle politiche giovanili.

 

Come funziona la valutazione?

La valutazione delle proposte avviene in 2 fasi: 

  1. una fase di valutazione formale, condotta dallo staff dell’Agenzia Nazionale, per verificare che i criteri di ammissibilità siano rispettati (ad esempio, utilizzo dei form ufficiali di candidatura, dichiarazione d’onore allegata al form contenente firma del legale rappresentante, partnership agreement, etc.);
  2. una fase di valutazione sostanziale, di tipo qualitativo ossia relativa al contenuto della proposta, condotta da esperti valutatori nominati da INDIRE.

 

Il punteggio massimo che la proposta può ricevere è 100/100 così distribuiti :

  • massimo 30 punti per rilevanza del progetto, ossia per la corrispondenza degli obiettivi di progetto rispetto agli obiettivi previsti dal programma e dal bando;
  • massimo 40 punti per qualità della proposta progettuale, ossia per originalità ed innovatività dell’idea progettuale;
  • massimo 30 punti per impatto e disseminazione, ossia per i benefici concreti che derivano dal progetto e per il trasferimento dei risultati di progetto affinché altri, utilizzandoli, possano beneficiarne. 

 

Considera che una prima valutazione ex ante basata sul Quadro Logico (Logical Framework Analysis) – in quanto strumento principale del Project Cycle Management – ti permette di valutare la qualità del progetto ed, eventualmente, di fare le opportune correzioni o di perfezionare il lavoro di progettazione.

Se vuoi conoscere altri elementi di analisi utili per la scrittura del tuo progetto, ti consiglio di leggere la guida Erasmus+ per gli esperti per la valutazione qualitativa dei progetti.

Cosa puoi imparare se il tuo progetto è stato “bocciato”

Il tuo progetto è stato rigettato? Don’t panic! Dalle valutazioni negative puoi imparare tante cose: correggendo e migliorando il progetto, puoi arricchire le tue conoscenze e competenze sulla progettazione europea e sulle sue tecniche.

La verità è che le valutazioni negative e, di conseguenza, il rigetto delle proposte in ambito KA1 Scuola capitano a tutti. Se guardiamo agli esiti delle candidature pubblicati a luglio 2020, purtroppo – su 20 pagine – solo le prime 5 o 6 riguardavano i progetti approvati e finanziati. Questo succede perché le candidature sono molte di più rispetto ai fondi stanziati e, per tale ragione, bisogna far sì che i progetti siano ideati e scritti in modo impeccabile.

Sai, la “bocciatura” è capitata anche a me! Ricordo che è stato un duro colpo vedere nelle liste che, tra i nomi dei progetti approvati, il mio non c’era. Ma accidenti, quante cose mi ha insegnato quest’esperienza! La prima reazione è mollare tutto e abbandonare il progetto. Invece, non bisogna scoraggiarsi ma riprendere in mano il testo, facendo le opportune correzioni, così come suggerito dalla stessa Agenzia, e poi inviare di nuovo la candidatura. Col tempo, con l’esperienza e anche con le “bocciature”, si diventa sempre più competenti. Proprio come è successo a me.

Come a scuola da studenti, dalle valutazioni negative impariamo molto: in questo caso, ad avere maggior cura per i dettagli, per la scrittura tecnica, per la scelta dei partner, etc.

Quale miglior scuola per diventare un bravo europrogettista?!

Hai bisogno di una mano? Ti aiuto io!

 

Se ha dubbi o se hai altre domande, scrivimi. Vedrò se e come posso aiutarTi.

 

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